Aforisma

Chi ha inventato gli aforismi? Origini e storia del fenomeno da social network

Chi non ama gli aforismi? Frasi, pensieri e dediche scandiscono la vita di tutti noi e sono preziose anche nei momenti in cui abbiamo bisogno della parola giusta al momento giusto.   Ma chi ha inventato gli aforismi? Gli aforismi nascono come una raccolta sulla conoscenza medica che ha origine al tempo dei greci. Nel corso del tempo sono diventati una sorta di genere letterario, oltre che una moda che nei social network ha trovato la sua massima espressione. L’aforisma è in particolare una definizione che riassume osservazioni fatte in precedenza. Nel corso degli anni, però la parola aforisma, talvolta anche scritta come aforismo, ha assunto significati ben diversi diventando come una storia lunga in una forma abbastanza breve in grado di comunicare a volte più di quante parole riescono a fare. Il nome aforismi è nato insieme all’opera di Ippocrate che portava proprio questo titolo. Si parla di un’opera che risale al 460 a. C. circa ed è fatta di frasi che intendevano riassumere in poche semplici battute quelle che erano le conoscenze mediche dell’epoca. Gli aforismi sono ancora molto popolari ed anzi c’è da dire che con l’arrivo dei social network hanno acquisito un potere nuovo e inaspettato trasformandosi anche con l’aiuto di immagini, in dati eloquenti.

La diffusione degli aforismi nel mondo antico

Nel mondo antico ci si riferiva gli aforismi come ai pensieri che erano stati già espressi dall’imperatore Marco Aurelio nell’antica Roma. I seguaci dello stoicismo avevano seguito gli aforismi come un faro nel buio e con la caduta dell’Impero Romano l’utilizzo di queste frasi è diventata cruciale anche per i cristiani che cercavano di far stare impressi quelli che erano i principali insegnamenti religiosi della dottrina Vaticana. Dopo un periodo di silenzio e di quasi scomparsa, l’aforisma ritorna nel 600 in Francia. Queste frasi diventano nuovamente una forma letteraria grazie a Blaise Pascal che le utilizzano nel triangolo di Tartaglia, ma anche grazie a quelli che erano i principi del giansenismo, seguito dal filosofo con insistenza. Anche le massime di Francois de La Rochefoucauld sono un esempio di aforismi che risalgono allo stesso periodo e che hanno mantenuto alto il nome di questa forma letteraria così antica.

Gli aforismi nell’Ottocento e nel Novecento

Grazie al filosofo tedesco Friedrich Nietzsche e ai suoi aforismi nell’Ottocento, si ha un esempio di questa forma letteraria che viene portata avanti fino a 900 dove in pratica c’è una sorta di abuso di queste frasi. Sono tantissimi gli esempi di aforismi che vengono collezionati dai principali autori del 900 prima per poi arrivare al mondo moderno dove gli aforismi spopolano sui social.

Gli aforismi ai tempi dei Social

Il mondo dei 140 caratteri di Twitter influenza la rinascita degli aforismi. Si possono a trasmettere dediche, citazioni di autori famosi come Schopenhauer e Wilde, e aforismi per accompagnare una precisa immagine da condividere su Instagram. Sta cambiando il mondo di comunicare e capiamo come le persone abbiano bisogno soltanto di pochi caratteri per esprimere se stessi. Nel corso degli anni perciò il rapporto con gli aforismi è cambiato, ed è probabile che i social continueranno ancora di più a far modificare il rapporto con una delle più antiche forme letterarie che esistono sul pianeta.